La nostra storia

L'estate 2011 segna la nascita della nostra ecofesta. L'idea nacque quasi per caso in un gruppo di ragazzi che volevano mandare un chiaro messaggio a tutte le persone: tutti noi siamo responsabili della salvaguardia del mondo in cui viviamo! L'impegno che sta alla base di A Piedi Nudi è perciò quello di diffondere la cultura dell'ecosostenibilità, in modo che ciascuno possa fare la sua piccola parte per ridurre l'impatto dell'uomo sull'ambiente. Siamo consapevoli che la strada da percorrere sia molto ripida e tortuosa, ma crediamo anche che sia l'unica possibile se non vogliamo arrivare alla distruzione del pianeta. Non chiediamo azioni impossibili ed eclatanti, ma piccoli gesti che però possono, ripetuti nel quotidiano, portare a grandi risultati. Come ad esempio cercare di ridurre i rifiuti che produciamo e cercare di separarli correttamente per la raccolta differenziata. Oppure consumare alimenti provenienti da agricolture biologiche e a chilometri zero.

TUTTI DOBBIAMO FARE LA NOSTRA PARTE! NE VA DELLA NOSTRA SALUTE E DI QUELLA DELLE GENERAZIONI FUTURE!

Edizione 2011 - 1° EcoFesta

La prima edizione di A Piedi Nudi è stata caratterizzata dai ritmi popolari e multietnici dei Tamales de Chipil, nella serata di sabato, e dalle esibizioni de I Kapezzoli e delle ballerine di danza del ventre, nella serata di domenica.

Edizione 2012 - 2° EcoFesta

La seconda edizione di A Piedi Nudi è iniziata a tutto reggae con l'esibizione di Raphael & Eazy Skankers, per proseguire la sera successiva con le trascinanti melodie balcaniche della Baro Drom Orkestar.

Edizione 2013 - 3° EcoFesta

Grandissimo successo per la terza edizione della festa.

Partenza il venerdì con le magiche atmosfere d'Irlanda, grazie ai Jig Rig. Finale di serata affidato ai grandissimi Pugno Chiuso, che ci hanno riportato negli anni '70.

Sabato sera incredibile con centinaia di persone trascinate dai mitici Jaka & Michelangelo Buonarroti Band. Il concerto è stato purtroppo interrotto, a causa del diluvio universale che si è abbattuto su Santa Luce. Festa finita quindi...? Macché!! Passato l'acquazzone ancora tutti lì a saltare (cogliamo l'occasione per ringraziare infinitamente i Pugno Chiuso che, senza alcun preavviso ed in maniera totalmente volontaria, hanno ripreso gli strumenti e hanno intrattenuto le persone rimaste alla festa).

Serata finale della festa in compagnia de I Matti delle Giuncaie. Tantissime le persone che hanno ballato (anche a piedi nudi ;) ) sotto il palco, al grido di IAPPAPPA'!!

 

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!!

Edizione 2014 - 4° EcoFesta

Grandissima partecipazione di pubblico anche per l'edizione 2014 di A Piedi Nudi.

Viste le numerose presenze del 2013 l'area concerti è stata ampliata e spostata all'interno del campo di calcio a 5.

L'apertura è stata affidata a un gruppo storico del reggae italiano: i Radici nel Cemento. Inutile dire che tantissime persone hanno cantato i classici della formazione romana. Ottimo successo anche per il gruppo spalla, i Funkulove con le loro sonorità funky & disco.

Altro grande nome per la seconda serata di A Piedi Nudi. Si è esibito infatti sul nostro palco Luca Bassanese, considerato tra i più importanti nuovi esponenti della scena Folk Pop e Cantautorale italiana. Artista poco incline ad ambienti consoni e commerciali il suo è un percorso lontano da schemi prestabiliti che lo fa diventare nel tempo una voce fuori dal coro, in sintonia con i movimenti ambientalisti e di impegno civile. Chiusura di serata affidata agli ospiti fissi della nostra rassegna, i mitici Pugno Chiuso.

La terza serata è iniziata a tutto rock 'n' roll insieme ai "locali" Forty DaysIl roster 2014 è stato poi completato da una delle più energiche band folk emergenti italiane, la Kachupa Folk Band. I Kachupa vantano già molte participazioni a festival importanti, dividendo il palco con artisti del calibro Eugenio Bennato, Tullio De Piscopo, Modena City Ramblers, Casino Royale, Eugenio Finardi, Vinicio Capossela, oltre a quella che ha visto i Kachupa protagonisti al Concertone del Primo Maggio 2014 in Piazza S.Giovanni a Roma a fianco di Carlo Petrini, fondatore dell'Associazione Slow Food. La loro "Siamo tutti africani" è infatti l'inno dell'ultima campagna di Petrini, per la realizzazione di 10000 orti in Africa.

Edizione 2015 - 5° EcoFesta

Apertura dell'edizione 2015 dedicata come ormai abitudine al reggae con i sardi Train To Roots, considerati oggi tra le band più importanti della scena reggae italiana. La band ha vinto nel 2006 il premio come miglior gruppo italiano al European Reggae Contest organizzato dal Rototom Sunsplash. Dopo un intenso lavoro di studio nei primi anni di attività la band è arrivata a calcare i palchi dei festival reggae più importanti d'Italia e d'Europa, tra cui Rototom Sunsplash, Reggae Jam Festival, (Austria), Sunrise Reggae Festival (Germania), Reggae Explosion (RO), Sardinia Reggae Festival (SS), Festa del Sole (GE), Positive River Festival (PR) e molti altri. Hanno aperto la serata i Guerrilla Farming

Nella seconda serata apertura affidata alle livornesi Jack's Sister, a seguire Il Sinfonico e l'Improbabile Orchestra, band che spazia tra folk, ska, rock e canti popolari romani e napoletani. Proveniente dalla provincia di Rieti precisamente dalla Sabina, nascono nel 2013 per volontà del cantautore Simone Sartini meglio conosciuto come IL SINFONICO, autore di testi e musica. Danno un nuovo volto a mostri sacri della musica italiana come De Andrè e Battisti. Finale pirotecnico con gli incredibili e ineguagliabili Pugno Chiuso.

Serata conclusiva con un gruppo storico italiano, i Folkabbestia. Il loro stile trae ispirazione dalla musica popolare italiana, spaziando dal folk al punk e dallo ska al rock, permeato di cultura di musica popolare proveniente dall'Irlanda, passando per i Balcani. Originari della Puglia, sono entrati nei Guinness dei primati nel novembre del 2003, per aver suonato a Milano la stessa canzone per 30 ore consecutive (battendo il record stabilito in precedenza da Elio e le Storie Tese). 19 anni di concerti in tutta italia, di collaborazioni importanti (Bandabardò, Caparezza,Battiato, su tutte), di storia della musica italiana.

Edizione 2016 - 6° EcoFesta

Consueta apertura reggae anche in questa edizione di A Piedi Nudi. Protagonista quest'anno è Lion D.

Nello stile di Lion D si ritrovano tante sonorità diverse che hanno come matrice comune il reggae: dal dj style al new roots fino alla moderna dancehall. Le sue canzoni, scritte in un perfetto patwa giamaicano, affrontano temi importanti come la giustizia sociale, la spiritualità, con quell’attitudine positiva tipica del roots giamaicano. Hanno aperto la serata i Soul Pirate

Seconda serata affidata ai Rumba de Bodas. La band si forma nel 2008 dall'unione di 8 musicisti molto differenti tra loro per esperienze, energie e idee. Questo ha portato alla realizzazione di uno stile originale che spazia tra i generi Balkan, Swing, Ska e Reggae. All'attivo hanno già centinaia di show in giro per tutta l'Europa e hanno trascinato anche il festoso pubblico di A Piedi Nudi. Apertura di serata affidata a La Iena, power-duo pisano.

Chiusura col botto! Ospite della serata è stato il grandissimo Cisco

Cisco non ha bisogno di presentazioni... Lo storico ex cantante dei Modena City Ramblers aveva appena pubblicato la sua quarta fatica in studio come solista, "Matrimoni e funerali", un lavoro tanto lucido quanto dissacrante su quello che incontriamo, tocchiamo e conosciamo durante la nostra esistenza, un album che viaggia più veloce di un auto senza freni, lontano dai soliti slogan, con testi che presentano una rinnovata capacità di scrittura da parte di Cisco, divertito a tirare il sasso senza nascondere la mano. Lo show non ha ovviamente deluso i tantissimi e le tantissime presenti alla serata, che hanno ballato e cantanto insieme a Cisco i suoi nuovi pezzi, oltre ai grandi "classici" del repertorio.

Edizione 2017 - 7° EcoFesta

L'edizione 2017 si è aperta con un gradito ritorno: Jaka è tornato in quel di Santa Luce dopo la sfortunata serata del 2013, col concerto interrotto dalla pioggia.

Sabato sera invece caratterizzato da tinte blues e rock, con i pisani Betta Blues Society e il mitico Omar Pedrini, che torna da headliner dopo l'esibizione acustica in zona aperitivo dell'anno prima. 

Conclusione del festival affidata al Riciclato Circo Musicale che, dopo aver intrattenuto il pubblico facendo provare i loro strumenti realizzati con materiali di scarto, hanno sfoderato il loro repertorio fatto di suoni incredibili creati grazie ai loro "pazzi" strumenti. Una band che con la propria filosofia del "non si butta via nulla" sposa al 100% lo spirito della festa.